Gay & Bisex
In albergo con il mio collega 2
di ciollavispa
23.10.2018 |
14.068 |
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""Fabio mangiamo qualcosa e andiamo in albergo a riposare?"
" Franco si ma mangiamo qualcosa di veloce, non mi va di stare troppo tempo fuori e..."
La mattina successiva mi sveglio completamente nudo e con in bocca un sapore davvero cattivo. Il misto di sborra e alcool mi aveva creato in bocca un fetore come mai prima, sentivo tracce di seme asciutto su tutto il mio viso, mi volto verso Fabio ed era coricato a pancia in giù, le gambe erano divaricate mettendo in bella mostra quel suo bel culo peloso e le sue palle. Dal suo buchino durante la notte era fuoriuscita tutta la sburra che gli avevo scaricato dentro e adesso si era asciugata lungo tutto il suo perineo. Aveva i peli tutti attaccati come se avesse usato un gel a tenuta extra forte. Rimango qualche minuto ad osservarlo, mi eccita vederlo così, il mio cazzo inizia a svegliarsi, accarezzo delicatamente quel culo, lo sfioro attraversando tutto il solco fino ai coglioni che si rilassano sempre di più. Purtroppo però siamo in ritardo e dobbiamo assolutamente sbrigarci il prima possibile per non far tardi al corso."Fabio dai svegliati dobbiamo andare dai... facciamoci una doccia veloce e scappiamo altrimenti chi lo sente il boss."
Con massima disapprovazione e tutto ricamato da numerose imprecazioni, ci avviamo verso il bagno. Entriamo insieme, lui subito sotto la doccia anche se sembra quasi un robot, io mi dirigo al lavandino mi lavo bene i denti e poi davanti il WC libero una pisciata che ha un colore arancio scuro e particolarmente acre dal profumo. Mi sistemo tutto ciò da portare al corso, mentre aspetto che si liberi la doccia. Non ci rimane tanto tempo, premuro Fabio di fare il più veloce possibile così da poter farla anche io anche se sicuramente so che in fondo sarà una doccia poco rilassante.
Da quando ci siamo svegliati sono state poche le parole dette da Fabio, usciamo ci prendiamo un caffè e via al corso. Prima di entrare mi dice:
"Stasera prendo io da bere e continuiamo il discorso di ieri sera."
La giornata passa davvero in maniera più che lenta. Siamo in 30 i partecipanti e dalle facce che osservo mi accorgo che tutti quanti vorremo essere altrove piuttosto che li. Fortunatamente la fine della dimostrazione viene anticipata di un ora rispetto l'ora stabilita e con una gioia comune, ma sapientemente camuffata, ognuno prende i propri appunti e ci allontaniamo da quella che per tre giorni sarebbe stata la nostra cella di isolamento dal mondo esterno.
"Fabio mangiamo qualcosa e andiamo in albergo a riposare?"
" Franco si ma mangiamo qualcosa di veloce, non mi va di stare troppo tempo fuori e poi..."
Mangiamo un panino e una birra e via in albergo. Sono le 20 e siamo in camera.
"Fabio ma che hai preso da bere alla fine? Non dirmi che è un altra bottiglia di tequila."
"No Franco niente alcool stasera se vuoi berremo solo le nostre sborrate."
Non pensavo che arrivasse a tal punto. Rimango particolarmente colpito da quello che mi ha appena detto e mentre gli sguardi si fanno sempre più profondi, si avvicina a me e mi slaccia i pantaloni e mi sbottona la camicia. Io rimango immobile voglio vedere cosa vuole fare, questa volta voglio vedere ogni sua mossa. Mi lascia solo con lo slip, si allontana da me giusto il tempo di spogliarsi, tendo la mano per aiutarlo ma lui si divincola, capisco che non vuole essere toccato. Ha il cazzo quasi eretto ormai e il mio sotto il tessuto delle mutande inizia a fare i primi segni di vita. Mi lecca il collo e scende sempre più giù, mi mordicchia i capezzoli e li succhia , in meno che non si dica, diventano due bottoni duri e scuri. Si spinge sempre più in basso, lecca l'ombelico e scende sempre piu in profondità, sento la sua lingua muoversi su tutto, allarga un po l'elastico nella parte inferiore e mi titilla i testicoli, li succhia e li lecca, cerca di spingerli fuori. Sono sempre più rilassato e lo scroto è sempre più elastico mentre il cazzo ormai è un palo di legno che spinge il tessuto per trovare un po di libertà. Non credevo fosse così abile.
Fabio è sposato da 35 anni e ha tre figli, mi sembra davvero così strano che sia un abile leccatore e che il giorno prima si sia fatto scopare. Continua il suo gioco di lingua e adesso è proprio il mio pene l'oggetto del suo interesse. Mi abbassa lo slip e finalmente il mio uccello può essere libero di svettare. Nonostante sia di pietra, è completamente coperto da un prepuzio che nasconde per intero la mia cappella. Avvicina la bocca e con la lingua, delicatamente e in maniera molto lenta, lecca tutta la pelle, insinua la punta all'interno e sento come raccoglie quella goccia di umore che già è uscita fuori. Non usa le mani. Quelle sono impegnate a masturbarsi con una e a penetrarsi il culo cielo con due dita dell'altra. Il mio cazzo si scappella sempre di più nella sua bocca, sento la lingua accarezzare il mio frenulo e i denti mordicchiare la cappella. Lo apre sempre di più e lo affonda fino in gola. I movimenti sono sempre più violento e rapidi. È un mago della pompa. Affonda e succhia, soffia lungo la cappella e la sputa, la fa scivolare così in profondità che ogni tanto parte qualche conato, lui però è sempre più eccitato ed è sempre più porco. Mi succhia più forte la cappella e raccoglie quel liquido dolciastro che esce dal mio buchino, si alza e mi bacia in bocca, il mio nettare passa dalla sua bocca alla mia ed io mi sento sempre più in estasi.
Mi prende dalle mani e mi porta in bagno. Mi fa sedere sul cesso a gambe larghe. Mi lecca le palle e il cazzo. Mi succhia il frenulo e mi mordicchia la cappella poi alza il viso e mi dice:
"Mentre ti lecco la minchia piscia ti prego. Pisciami in viso mentre ti lavo con la mia lingua."
Ha la lingua sul mio filetto quando il primo getto esce dal cazzo. Lui impassibile rimane con la bocca aperta e la lingua sempre ferma. Libero una pisciata che lo colpisce in viso e poi afferrando il mio pene la indirizza sul mio viso e sul mio torace.
Quando sto per finire si gira e avvicinando il suo culo se lo fa bagnare dagli ultimi schizzi. Mamma mia che sensazioni mi sta facendo provare. So che a non tutti piace la pratica del pissing ma lui invece è davvero un maestro. Sono seduto con il cazzo duro e tutto bagnato di piscio. Lui si avvicina sempre di più e punta il suo culo sul mio membro. Penso voglia essere di nuovo impalato. Ed è proprio così, si era sgrillettato così tanto l'ano che appena si siede sopra, il mio cazzo sprofonda in quelle viscere bollenti e piene di piacere. Fa un po su e giù e poi si ferma. Si abbandona lungo il mio corpo, immobile e senza nessuna parola sento muoversi qualcosa dentro di lui. Mentre sono nel suo culo sento che un liquido caldo cola verso le mie palle. Era Fabio che stava pisciando mentre aveva tutta la mia ciolla dentro di lui. Allungo la mano e prendo il suo pisello. Lo scappello e mentre continua nella minzione lo raddrizzo in maniera che possa colpire il suo petto e il suo viso. Fabio è un maiale e getta schizzi di piscio verso la sua bocca, siamo entrambi bagnati e con le vesciche scariche, completamente vuote, al contrario le palle, quelle sono sempre più piene e pronte ad esplodere. Il mio vecchio collega cavalca come se sotto il suo culo ci fosse un cavallo pazzo, invece c'è un grosso cazzo, un cazzo che si fa sempre più duro ogni volta che sente i versi di passione e piacere. Non posso resistere ancora a lungo e lui se ne accorge, i suoi movimenti sono sempre più veloci e miei gemiti sempre più forti. Sono pronto ad esplodere ma Fabio si alza, si fionda con la bocca sulla mia cappella e la chiude tutta dentro. Non mi fa un vero e proprio pompino. Sono la cappella è dentro e la succhia talmente avidamente che appena inizio a sborrare lui trattiene il respiro e succhia tutto sempre più forte. Sento la Coppola esplodere mentre dal buchino esce una quantità di seme mai come prima. Mi ha letteralmente prosciugato le palle. È riuscito a raccogliere l'ultima goccia in fondo alle palle. Ora tocca a lui mi alzo e mi giro di schiena. Allargo le natiche, voglio che lui mi sborri sul culo. Sento le sue palle sbattere sul mio solco mentre il mio ano si fa sempre più caldo e umido. Lo sento sempre più in preda dell'orgasmo ed ecco che la sua cappella sfiora la mia rosellina. Prima uno schizzo più violento e poi subito dopo altri 3 o 4 piu densi scivolano dal buco verso lo scroto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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